Elohin

From Infogalactic: the planetary knowledge core
Jump to: navigation, search

Esistono molte teorie riguardo al significato della parola [Elohim][1]. Mi sembra giusto Precissare che nessuno sa con certezza cosa volesse dire quel vocabolo che le correnti di pensiero dogmatico rendono con la parola Dio: ma quel vocabolo plurale viene tradotto in tutti i modi possibili proprio a causa della reale ignoranza (cioè non conoscenza) che lo circonda.


Gli Elohim biblici non erano Dio e tanto meno un essere unico, ma una pluralità di individui in carne e ossa; una molteplicità chiaramente e inequivocabilmente evidenziata in numerosissimi passi nell’Antico Testamento (Esodo 3, 12 e segg.; Esodo 15, 3 e segg.; Esodo 18, 11 e segg.; Deuteronomio 6,14 e segg.; Deuteronomio 13, 7 e segg.; Deuteronomio 32, 17 e segg.; Geremia 7, 18). Avevano addirittura degli accampamenti nelle zone di confine che presidiavano con le loro schiere (Genesi 32, 1 e segg.). Godevano di una vita molto lunga, ma erano mortali (Salmo 82). Erano sul nostro pianeta per conseguire obiettivi molto concreti: ricavarne materiali necessari al loro sviluppo tecnologico e forse anche alla sopravvivenza della loro civiltà nel pianeta di origine. Forse alcuni di loro intesero rimanere sulla Terra anche in via permanente, o furono costretti a farlo. Viaggiavano su macchine volanti definite ruach, kavod, merkavah, keruvim, alle quali sono state dedicate attente e particolareggiate analisi in numerosi capitoli dei libri citati.